Nato a Portogruaro, 1955.
Vive e lavora a Milano.
Fernando Garbellotto è un artista visivo poliedrico. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza all’inizio degli anni ’80, Garbellotto “prende a riflettere intensamente e sistematicamente sulle ragioni della pittura” (Flaminio Gualdoni). È di questo periodo il primo ciclo pittorico chiamato Emergenze. Nella seconda metà degli anni ‘80 la trattazione della superficie si fa a-pittorica, per confluire in una sorta di geometrismo dove la luce, da fisica, diventa metafisica. Questo secondo ciclo prende il nome di Sospensioni. Verso la fine degli anni ‘80, affascinato dalle teorie di Benoit Mandelbrot sul caos e sui “frattali”, si dedica intensamente a nuove rappresentazioni iconografiche e traccia un nuovo campo di ricerca che prosegue tuttora, quello dei Frattali. Comincia l’attività espositiva all’inizio degli anni ‘90 ed espone in gallerie private a Pordenone, Venezia, Portogruaro e Perugia. Nel 1997 fonda a Milano con altri otto artisti il movimento Caos Italiano. Nel 2006 giunge all’elaborazione di ciò che egli stesso definisce il punto di sintesi della ricerca degli ultimi vent’anni: le Reti Frattali. Dal 2009 inizia a realizzare anche video e video installazioni; la sua prima performance Fractal Net Thinking-Sliding Venice viene presentata alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia, la video-performance viene proiettata dalla terrazza di Ca’ Venier sull’antistante facciata di Ca’ Corner, delineando una successione di reti che dall’acqua del Canal Grande si inerpica sullo schermo naturale di oltre 900 metri quadrati del palazzo. Nel 2011 è presente al Padiglione Italia della Biennale di Venezia con la video-installazione Fractal Net Singingrealizzata con la regia di Giancarlo Marinelli e sonorizzazioni della cantante Elisa e del prof. Renato Miani. Lo stesso video partecipa nel settembre dello stesso anno alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. In questi anni svolge anche attività di scenografia per l’amico scrittore e regista Giancarlo Marinelli e firma le scene de L’innocente di D’Annunzio con Ivana Monti.
Tra le numerose partecipazioni in mostre personali e collettive si citano le seguenti: allo Studio Delise a Portogruaro, al Centro Culturale Liba di Pontedera, all’Arte Festival del Comune di Faleria, al Centro Culturale Aldo Moro di Cordenons, all’Accademia di Belle Arti di Ripetta a Roma, alla Galleria Comunale ai Molini di Portogruaro (presentato da Claudio Cerritelli), presso Marina Bastianello Gallery di Mestre e Venezia, allo Spazio Thetis all’Arsenale di Venezia, presso Antigallery di Mestre, al Museo Civico di Albona in Croazia, alla Fondazione Antonio Calderara a Vacciago, alla mostra TRA-Edge of Becoming presso Palazzo Fortuny di Venezia, al Padiglione Tibet presso Palazzo Ca’ Zanardi a Venezia, presso IKONA Gallery di Venezia.
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