CHIARA PERUCH
A cura di Marina Bastianello
opening il 29/06/2023
dal 30/06/2023 al 02/09/2023
La mostra si sviluppa attraverso brevi cicli di piccole opere pittoriche che, elaborando in serie il medesimo tema, ne esplorano i contenuti definendo relazioni e potenzialità del contesto immaginifico.
L’insieme dei dipinti che compone ciascuna serie, tele e tavole o carte intelate di uguali dimensioni, prende forma contemporaneamente: dilatando il tempo di esecuzione mediante rimandi intermittenti e sovrapposizioni progressive, anche lo sguardo è libero di scorrere in ogni direzione dentro episodi e frammenti, senza congelarsi in una prospettiva invariabile.
Da ogni opera si originano tutte le altre, generando una narrazione che procede per sussulti evocativi, in cui la materia pittorica tesse la trama con i suoi richiami formali.
Le immagini segnalano l’ingresso in zone mutanti, di trasformazione, di trapasso e rinascita, luoghi o mondi strani e abbacinanti in cui può celarsi ogni minaccia: ambienti a noi forse inadatti, nei quali risulteremmo sgradevolmente di troppo perché fuori dal tempo, in ritardo o in anticipo.
La visione altalenante di un paesaggio, nitido o ambiguo o fosco o alieno, appare il riferimento comune ad ogni ciclo di opere, come una vaga costante lessicale dell’impianto iconografico, irreprimibile e inattesa.
EXHIBITION VIEWS
CHIARA PERUCH
A cura di Marina Bastianello
opening il 29/06/2023
dal 30/06/2023 al 02/09/2023
La mostra si sviluppa attraverso brevi cicli di piccole opere pittoriche che, elaborando in serie il medesimo tema, ne esplorano i contenuti definendo relazioni e potenzialità del contesto immaginifico.
L’insieme dei dipinti che compone ciascuna serie, tele e tavole o carte intelate di uguali dimensioni, prende forma contemporaneamente: dilatando il tempo di esecuzione mediante rimandi intermittenti e sovrapposizioni progressive, anche lo sguardo è libero di scorrere in ogni direzione dentro episodi e frammenti, senza congelarsi in una prospettiva invariabile.
Da ogni opera si originano tutte le altre, generando una narrazione che procede per sussulti evocativi, in cui la materia pittorica tesse la trama con i suoi richiami formali.
Le immagini segnalano l’ingresso in zone mutanti, di trasformazione, di trapasso e rinascita, luoghi o mondi strani e abbacinanti in cui può celarsi ogni minaccia: ambienti a noi forse inadatti, nei quali risulteremmo sgradevolmente di troppo perché fuori dal tempo, in ritardo o in anticipo.
La visione altalenante di un paesaggio, nitido o ambiguo o fosco o alieno, appare il riferimento comune ad ogni ciclo di opere, come una vaga costante lessicale dell’impianto iconografico, irreprimibile e inattesa.
EXHIBITION VIEWS