In-Edita è un progetto ideato da Marina Bastianello e lanciato dall'associazione culturale Venice Galleries View a Forte Marghera, con il supporto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Fondazione Forte Marghera. Fino al 20 settembre, l'area antistante il Padiglione 51 e molti altri luoghi e spazi del Forte e della città metropolitana saranno coinvolti nelle iniziative in programma: apertura al pubblico degli atelier e incontri con gli artisti, tour guidati tra Forte Marghera, Mestre e Venezia, tavoli di lavoro e confronto, performance.
In-Edita, progetto culturale nato per volontà di Venice Galleries View, associazione che riunisce alcune delle più importanti gallerie di arte contemporanea della città metropolitana, con una direzione integralmente al femminile, è stato pensato da subito a servizio dei cittadini e del territorio per tenere insieme rigenerazione urbana, impatto sociale e diffusione dell'arte contemporanea, portata fuori dai suoi spazi codificati - la galleria, lo studio dell'artista, la collezione privata o il museo - e lasciata a espandersi, libera di occupare nuovi spazi e di instaurare con essi e con le persone che li frequentano dialoghi costruttivi.
IMMAGINI
RASSEGNA STAMPA
In-Edita è un progetto ideato da Marina Bastianello e lanciato dall'associazione culturale Venice Galleries View a Forte Marghera, con il supporto del Comune di Venezia e in collaborazione con la Fondazione Forte Marghera. Fino al 20 settembre, l'area antistante il Padiglione 51 e molti altri luoghi e spazi del Forte e della città metropolitana saranno coinvolti nelle iniziative in programma: apertura al pubblico degli atelier e incontri con gli artisti, tour guidati tra Forte Marghera, Mestre e Venezia, tavoli di lavoro e confronto, performance.
In-Edita, progetto culturale nato per volontà di Venice Galleries View, associazione che riunisce alcune delle più importanti gallerie di arte contemporanea della città metropolitana, con una direzione integralmente al femminile, è stato pensato da subito a servizio dei cittadini e del territorio per tenere insieme rigenerazione urbana, impatto sociale e diffusione dell'arte contemporanea, portata fuori dai suoi spazi codificati - la galleria, lo studio dell'artista, la collezione privata o il museo - e lasciata a espandersi, libera di occupare nuovi spazi e di instaurare con essi e con le persone che li frequentano dialoghi costruttivi.
IMMAGINI
RASSEGNA STAMPA